NUOVA PUBBLICAZIONE A SUPPORTO DI UNA TECNOLOGIA BREVETTATA DA ULISSE BIOMED

NUOVA PUBBLICAZIONE A SUPPORTO DI UNA TECNOLOGIA BREVETTATA DA ULISSE BIOMED

Mentre il mondo continua a combattere contro la pandemia di COVID-19, l’inarrestabile evoluzione del virus SARS-CoV-2 resta fonte di grandi preoccupazioni, in quanto è tuttora imprevedibile come possano cambiare nel prossimo futuro le caratteristiche virali in termini di contagiosità, gravità della malattia e resistenza ai vaccini.

Ulisse BioMed è titolare di una domanda di brevetto internazionale sull'uso dell'albumina nella diagnostica e nella terapia del COVID-19, che potrebbe essere rilevante anche su altri agenti patogeni.

La scorsa settimana, è stato fatto un importante passo avanti nella ricerca, grazie allo sforzo congiunto di un team multidisciplinare di scienziati e medici composto da Università di Trieste, Università Roma Tre e “Città della salute e della Scienza” Ospedale Universitario di Torino, in collaborazione con il team scientifico di Ulisse BioMed.

Il tutto è nato da una prima osservazione relativa ai livelli ematici di albumina, la proteina circolante più abbondante nel plasma, che si erano rivelati particolarmente bassi nei pazienti critici affetti da polmonite da COVID-19. Questo dato ha spinto il team scientifico ad avviare uno studio prospettico longitudinale volto a verificare e caratterizzare il possibile impatto dei livelli di albumina sierica sulla mortalità da COVID-19; lo studio, recentemente pubblicato sulla rivista Infectious Disease Report1, è stato presentato dalla dott.ssa Zerbato (Università di Trieste) alla comunità scientifica internazionale all'evento più importante in questo campo, il 32° Congresso Europeo di Microbiologia Clinica e Malattie Infettive (ECCMID 2022), svoltosi a Lisbona (Portogallo) dal 23 al 26 aprile 2022.

La quantificazione precisa dell'albumina, effettuata in ben 864 pazienti positivi e ricoverati tra marzo 2020 e giugno 2021, ha permesso di dimostrare che l'ipoalbuminemia è correlata ad una cattiva prognosi nei pazienti ospedalizzati con polmonite da COVID-19. Gli importanti risultati di questa ricerca sottolineano come la scoperta e lo studio di nuovi biomarcatori sia essenziale per aiutare a sviluppare strategie di gestione del paziente personalizzate al fine di ottenere benefici terapeutici mirati e precisi. Pertanto, un semplice test da una goccia di sangue che consenta di misurare i livelli di albumina sierica potrebbe rivelarsi un prezioso alleato per i medici, al fine di prevedere in anticipo il rischio aumentato di una grave insufficienza respiratoria, di una degenza ospedaliera più lunga e soprattutto, del rischio aumentato di morte nei pazienti adulti ospedalizzati con polmonite COVID- 19.

È importante sottolineare che l'albumina, una proteina che sembra fungere da barriera di protezione universale contro il patogeno2,3, potrebbe essere sfruttata sia in strumenti diagnostici che prognostici, oltre che impiegata a fini terapeutici, non solo per SARS-CoV-2 e per la gestione di altre infezioni rilevanti, ma anche in futuro per virus emergenti e sconosciuti – come descritto nel brevetto Ulisse BioMed.

Bibliografia

  1. Zerbato et al. The Impact of Serum Albumin Levels on COVID-19 Mortality. Infect. Dis. Rep. 2022, 14(3), 278-286. https://doi.org/10.3390/idr14030034
  2. Di Masi et al. Human Serum Albumin Is an Essential Component of the Host Defense Mechanism Against Clostridium difficile Intoxication. J Infect Dis 2018 Sep 22;218(9):1424-1435. https://doi.org/10.1093/infdis/jiy338
  3. Di Bella et al. The Protective Role of Albumin in Clostridium difficile Infection: A Step Toward Solving the Puzzle. Infect Control Hosp Epidemiol 2015 Dec;36(12):1478-9. https://doi.org/10.1017/ice.2015.221