L’infettivologo Stefano Di Bella, membro del team che ha collaborato allo sviluppo della domanda di brevetto internazionale sull'uso dell'albumina nella diagnostica e nella terapia del COVID-19 di cui Ulisse BioMed è titolare, ha rilasciato una intervista al Piccolo di Trieste (scarica l'intervista integrale) nella quale illustra il contenuto dello studio recentemente pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Infectuos Disease Report. Il Dott. Di Bella ha evidenziato come lo studio dimostri che l’albumina, la proteina più abbondante nel plasma umano, sembri fungere da barriera universale contro alcuni tipi di infezione, inclusa quella da COVID-19. Lo studio ha permesso di dimostrare che bassi livelli di albumina sono correlati ad una cattiva prognosi per pazienti affetti da COVID-19 e che è possibile identificare delle soglie predittive in base alle quali si può gestire al meglio il triage dei pazienti e valutare la necessità di ventilazione meccanica invasiva, stimare la durata della degenza ospedaliera nonché il tasso di mortalità a 90 giorni. Tali evidenze pongono le basi per lo sviluppo di soluzioni diagnostiche e terapeutiche basate sull’impiego dell’albumina. Il Dott. Di Bella ha indicato, altresì, come informazioni sul dosaggio sierico dell’albumina siano già contemplate nella valutazione del rischio per la determinazione del premio assicurativo per coperture sanitarie da parte di compagnie statunitensi, a riprova della correlazione tra i livelli di albumina e la probabilità di sviluppare patologie.

Anche la Dott.ssa Bruna Marini, co-fondatore e direttore operativo di Ulisse BioMed, ha rilasciato una dichiarazione al Piccolo di Trieste (scarica l'intervista integrale) con la quale ha sottolineato che tali studi sono essenziali per aiutare a sviluppare nuove strategie diagnostiche, prognostiche e terapeutiche. Ulteriori ricerche sono in corso per esplorare nuove applicazioni dell’albumina nella lotta al COVID-19 e ad altri patogeni emergenti.